Se te lo stai chiedendo, quel che determina se la superficie dell'acqua risulterà specchiata o meno al termine della nostra esposizione, dipenderà molto dalle condizioni di vento e dalla corrente dell'acqua. Ovviamente un'acqua ferma con poco vento restituirà un effetto specchiato molto fermo, mentre un acqua mossa darà come risultato uno specchio molto sfumato.
Abbiamo detto che volendo riusciamo a controllare la quantità di luce che colpisce il sensore della nostra fotocamera ,ma come funziona? ...in sostanza dimezzando la quantità di luce (chiudendo il diaframma), il sensore avrà bisogno del doppio del tempo per incamerarne la stessa quantità, mentre raddoppiando la quantità di luce che gli serve per ottenere un determinato scatto (aprendo il diaframma), occorrerà dimezzare quindi i tempi di scatto per ottenere la stessa esposizione. Il trucco avrai capito che sta nell'allungare i tempi di scatto, e se conosci le basi della triade esposimetrica saprai che ci sono due modi per farlo :
1) andando a compensare con gli altri 2 parametri (ISO e diaframma)
2) Mantenendo invariati questi due parametri e andando ad agire unicamente sui tempi di scatto ma inserendo dei filtri oscuranti a densità neutra davanti all'obiettivo
Uno dei modi più utilizzati dai fotografi per controllare la quantità di luce di una scena infatti è fare uso dei cosiddetti filtri a densità neutra (filtri ND), che vengono generalmente avvitati di fronte all'obbiettivo e che hanno appunto il compito di neutralizzare un certo quantitativo di luce che andrebbe altrimenti a colpire il sensore. In questo modo per raccogliere la stessa quantità di luce avremo bisogno un tempo di apertura dell'otturatore più lungo, per cui di conseguenza riusciremo a cogliere tutto il movimento che avviene entro questo lasso di tempo nella scena e ad imprimerlo sul nostro sensore.
In fotografia paesaggistica è molto piacevole l'effetto che si può ottenere usando questi filtri quando ci si trova di fronte a dei corsi d'acqua, ma anche relativamente a un cielo stellato, per cogliere la scia delle stelle, oppure anche un cielo particolarmente nuvoloso al tramonto è in grado di donare un particolare effetto molto drammatico alla nostra scena. Il movimento delle foglie degli alberi al vento può risultare anch'esso piacevole. Un treno che passa o la scia di una nave.. Tutto dipende da che cosa vogliamo ottenere, e in questa guida ti mostrerò con degli esempi sul campo come realizzare questo particolare effetto molto piacevole.
Prima di continuare:
Prova a seguire questo esempio: Vuoi ottenere un'esposizione 'corretta' e normale di un determinato paesaggio e il tuo esposimetro ti suggerisce questi parametri: 1/100s ISO100 f/8 ...
Il tuo obbiettivo è però di ottenere l'effetto seta, che inizia a verificarsi almeno dopo 2,5 secondi di esposizione, ma con quello che ti suggerisce la fotocamera, in questo caso (1/100s), otterrai niente di più di un semplice scatto come quello che otterresti ad esempio come se scattassi con uno smartphone.. per cui per ottenere un tempo di 2,5 secondi dovrai innanzitutto passare alla modalità manuale e impostare 2,5s come parametro di scatto cardine, e siccome la differenza che va da 1/100s a 2,5s è pari a 8 stop, dovrai agire in uno dei modi seguenti:
1) puoi, se la fotocamera te lo permette, ottenere uno stop scendendo a ISO 50, poi puoi chiudere il diaframma fino ad esempio a f22, guadagnando così altri 3 stop, e compensando i rimanenti 4 stop di luminosità con un filtro a densità neutra da 4 stop..
2) nulla ti vieta di lasciare invariati sia gli ISO che i diaframmi e inserire semplicemente un filtro ND da 8 stop, allungando quindi i tempi fino all'obbiettivo dei 2,5 secondi.
3) oppure se nel tuo corredo possiedi solo un filtro da 6 stop potresti usare quello e compensare gli altri 2 stop rimanenti chiudendo il diaframma a f/16.
Come puoi notare in fotografia ci sono diverse vie per ottenere circa lo stesso risultato, ma come sai ogni variazione della triade esposimetrica conferisce una diversa firma al tuo scatto..
Queste sono tre modalità per ottenere lo stesso risultato, ma la più sensata e immediata è la numero 2. Con questi esempi ho semplicemente voluto metterti a conoscenza del fatto che esistono anche altre vie percorribili in base agli strumenti che abbiamo a disposizione, perchè difficilmente avremo il filtro ideale nel momento giusto, e ci toccherà quasi sempre andare a compensare con gli altri parametri di scatto.